I miracoli di Gesù

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Sordomuto guarito (419.5)

"Vi è qui un mio parente sordo e muto dalla nascita. Sarebbe sveglio di mente ma non può nulla fare. Guariscilo, Gesù" dice il barcaiolo.
"Conducimi da lui."
Entrano in un orticello in fondo al quale è un giovane sulla trentina che attinge acqua a un pozzo e la versa sulle verdure. Nella sua sordità, avendo le spalle voltate, non si accorge di quanto avviene e continua imperterrito la sua occupazione nonostante i gridi della folla siano tanto forti da impaurire i colombi sui tetti.
Il barcaiolo lo raggiunge, lo prende per un braccio e lo conduce da Gesù.
Gesù si pone di fronte all'infelice, molto accosto, proprio corpo contro corpo di modo che con la sua lingua tocca la lingua del muto che sta a bocca aperta, e con i due medi nelle orecchie del sordomuto prega un attimo con gli occhi levati al cielo, poi dice: "Apritevi!" e leva le mani e si scosta.
"Chi sei che mi sleghi parola e udito?" grida il miracolato.
Gesù fa un gesto e cerca di proseguire uscendo dal dietro della casa. Ma tanto il guarito che il barcaiolo lo trattengono, uno dicendo: "E' Gesù di Nazaret, il Messia" e l'altro esclamando: "Oh! resta, che io ti adori!".